Separazione : La Casa coniugale a chi spetta?
La fine di un'unione coniugale, sia essa tramite separazione o divorzio, rappresenta un evento doloroso e complesso che porta con sé numerose questioni da affrontare, tra cui quella relativa all'assegnazione della casa coniugale.
In Italia, la disciplina in materia è contenuta nell'articolo 157 della Costituzione e nell'articolo 151 del Codice Civile.
Queste norme stabiliscono che il diritto di abitazione della casa familiare spetta al genitore presso il quale i figli minori o maggiorenni non ancora autosufficienti economicamente continuino a vivere.
L'obiettivo primario del legislatore è quello di tutelare il benessere e la stabilità dei figli, garantendo loro la possibilità di mantenere un ambiente familiare quanto più possibile simile a quello preesistente alla crisi coniugale.
Ecco un riepilogo dei principali criteri per l'assegnazione della casa coniugale in caso di separazione/divorzio:
- Interesse dei figli minori: Il principale criterio di assegnazione della casa coniugale al coniuge è la tutela dell'interesse e del benessere dei figli minori. Solitamente la casa viene assegnata al
genitore a cui vengono affidati i figli, per garantire la loro stabilità;
- Accordi tra i coniugi: è sempre preferibile che i coniugi raggiungano un accordo consensuale sull'assegnazione della casa coniugale, evitando così il ricorso al giudice.
Cosa succede se non ci sono figli?
- In assenza di prole minorenne o maggiorenne non autosufficiente, la casa coniugale rimane in uso generalmente al coniuge proprietario.
Cosa succede se la casa coniugale è in comproprietà?
- Se la casa coniugale è
comproprietà dei coniugi, il giudice in caso di contrasti tra le parti, può disporre la vendita dello stesso e la divisione del ricavato. La scelta dipenderà da una valutazione discrezionale del giudice che terrà conto di tutte le circostanze del caso concreto.
- L'assegnazione della casa è temporanea e può essere modificata in caso di cambiamenti significativi delle circostanze.
Come richiedere l'assegnazione della casa coniugale
Il coniuge interessato dovrà presentare la relativa domanda unitamente alla richiesta di separazione o divorzio al Tribunale competente.
Conclusione
L'assegnazione della casa coniugale rappresenta una questione delicata e complessa, che richiede un'attenta valutazione di tutti gli aspetti coinvolti. La legge italiana pone al centro il benessere dei figli.